Questa misura è stata finanziata con 6 milioni di euro e, oltre a favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro, prevede anche un bonus occupazionale per le aziende e un bonus di conciliazione per le mamme, concesso per tutto il periodo della durata del contratto.
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Questo bonus è destinato all’acquisto di servizi per l’infanzia: asili nido, ludoteche, babysitter, tagesmutter (assistenza domiciliare all’infanzia).Come funziona?
Questo tipo di sostegno è già stato sperimentato dalla Regione Lazio, ma questa volta ci si concentra solo sulle donne. Per aderire la contratto di ricollocazione delle mamme con figli minori ci si rivolge al Centro per l’impiego (Cpi) della propria città, dove si stipula il Cdr (Contratto di ricollocazione). Il Cpi si occupa di prendere in carico la destinataria e la avvia all’orientamento del percorso più adatto e al reinserimento nel mondo del lavoro.Si possono scegliere 2 diversi percorsi:
1) Accompagnamento al lavoro subordinato
Il Cpi individua le possibilità offerte e la avvia alla ricollocazione tenendo conto delle sue competenze. Può essere previsto un tirocinio o un periodo di formazione. La durata dell’accompagnamento al lavoro dovrà essere compresa tra le 36 e le 93 ore. Al termine del percorso la mamma viene assunta con contratto di lavoro a tempo determinato o indeterminato, a seconda delle esigenze dell’azienda.
2) Accompagnamento al lavoro autonomo
In questo caso è prevista una formazione imprenditoriale in modo da dare tutte le possibilità per avviare un’attività autonoma e a creare un’impresa. L’obiettivo del percorso è quello di dare inizio a un’impresa o, in assenza di questa, di aprire una partita iva. Il percorso di accompagnamento, di tipo intensivo, avrà una durata compresa tra le 36 e le 76 ore.
Requisiti
Le destinatarie del bando sono le mamme residenti nel Lazio in cerca di occupazione. Queste devono risultare disoccupate alla data di registrazione e di presa in carico n rilascio della DID) e devono avere almeno un figlio di età inferiore a 6 anni compiuti.I posti a disposizione sono 500 e possono partecipare al bando anche le donne extracomunitarie in possesso di regolare permesso di soggiorno con i requisiti sopraelencati. La domanda d’iscrizione al bando di ricollocazione indetto dalla Regione Lazio è compatibile con altre iniziative di politica attiva finanziate da fondi regionali o nazionali.