come diventare vigile del fuoco pompiereDiventare vigile del fuoco rappresenta oggi l’aspirazione di numerosi giovani, ma come si diventa vigile del fuoco? Qual è la procedura da seguire per entrare a far parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco? Quali sono i requisiti richiesti per accedere al concorso pubblico per vigili del fuoco? Cosa bisogna fare per diventare vigile del fuoco volontario?

 

Per rispondere a ogni domanda vi proponiamo una guida con le informazioni utili e consigli pratici su come diventare vigili del fuoco in Italia e arruolarsi nelle squadre del personale di ruolo e volontario del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

IL LAVORO DEL VIGILE DEL FUOCO

Quello dei pompieri è sicuramente un mestiere nobile ed eroico, di immenso valore e di grande utilità per tutta la collettività. Quotidianamente, di giorno e di notte, questi professionisti sono pronti a intervenire con rapidità in situazioni di pericolo e di emergenza, quali ad esempio incendi, terremoti, frane, alluvioni ed altri grandi eventi disastrosi per soccorrere persone, salvaguardare beni e tutelare l’ambiente.

I vigili del fuoco fanno parte del Corpo nazionale Vigili del Fuoco, struttura civile della Repubblica italiana incardinata nel Ministero dell’Interno – Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile. Il Corpo Nazionale è la componente fondamentale del Servizio nazionale di protezione civile.

Il Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e difesa civile garantisce, su tutto il territorio italiano, interventi di soccorso pubblico, di difesa civile, di organizzazione di unità antincendio per le Forze armate, di preparazione delle risorse preposte alla protezione della popolazione civile in caso di eventi bellici.

Il personale del Corpo nazionale è composto da vigili del fuoco di ruolo e vigili del fuoco volontari. Nell’esercizio delle attività istituzionali, sia al personale permanente sia al volontario sono attribuite le funzioni di agente di polizia giudiziaria.

COME DIVENTARE VIGILE DEL FUOCO? IL CONCORSO PUBBLICO

Per ottenere la qualifica iniziale di vigile del fuoco occorre superare un concorso pubblico indetto dal Ministero dell’Interno e aperto sia agli uomini sia alle donne.

Il testo del bando di concorso viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale IV Serie speciale concorsi ed esami, dove sono indicati, oltre al numero dei posti disponibili, anche i requisiti di accesso e le prove di esame. Per completezza d’informazione, ricordiamo che la norma che regola la disciplina dei concorsi pubblici per l’accesso al titolo di pompiere è il decreto ministeriale n. 163/2008, modificato dal decreto del Ministero dell’Interno n. 180/2016. Più recentemente il D.Lgs. 127/2018 ha introdotto modifiche all’ordinamento del Corpo e ha cambiato anche il titolo di studio richiesto per l’accesso.

Vi ricordiamo che, oltre a quella di vigile del fuoco, le qualifiche alle quali si accede sempre solo tramite il superamento di un concorso sono:
  • vice direttore, vice ispettore antincendi, vice direttore ginnico sportivo, vice direttore medico (per l’area tecno – operativa);
  • funzionario amministrativo-contabile, vice collaboratore amministrativo-contabile (per la sezione amministrativo – contabile);
  • funzionario tecnico-informatico, vice collaboratore tecnico-informatico (per l’area tecnico – informatica).

TITOLO DI STUDIO

Per partecipare al concorso per vigili del fuoco è richiesto il possesso del diploma secondario di secondo grado (diploma di maturità), in base al D.Lgs. 127/2018. Questo è un cambiamento avvenuto recentemente in quanto fino a prima del 2018 era sufficiente il titolo di studio della scuola dell’obbligo (licenza media inferiore). Il possesso della laurea, in aggiunta al diploma, risulta molto utile per ottenere un punteggio più alto e, di conseguenza, occupare una posizione migliore in graduatoria.

REQUISITI GENERALI

Agli aspiranti partecipanti sono richieste le caratteristiche indispensabili per la partecipazione a un concorso per l’accesso ai pubblici impieghi quali la maggiore età, il pieno godimento dei diritti politici, la cittadinanza italiana, la regolare condotta morale e civile, l’idoneità psico-fisica. Per quel che riguarda il limite massimo di età per accedere alla qualifica di pompiere, attualmente è fissato a 30 anni. Infine, non è più fondamentale il requisito dell’altezza minima abolito dal D.P.R. n. 207/2015.

Oltre ai requisiti generali è necessario possedere i requisiti di idoneità psico-fisica, che saranno valutati e accertati da una commissione medica mediante un esame clinico generale.

ACCERTAMENTO IDONEITÀ PSICO-FISICA E ATTITUDINALE

Sulla base di quanto stabilito dal decreto ministeriale n. 78/2008, gli aspiranti vigili del fuoco sono sottoposti ai controlli medici relativi:
  • alla sana e robusta costituzione fisica;
  • alla piena integrità psichica;
  • al peso corporeo contenuto nei limiti previsti dalla formula Indice di Massa Corporea = p/(h x h). P rappresenta il peso corporeo, espresso in chilogrammi; h indica l’altezza, espressa in metri. Per gli uomini, l’IMC non deve essere superiore a 30 e non inferiore a 20; per le donne, invece, non superiore a 28 e non inferiore a 18.
  • alla vista. Non è ammessa, ai fini dell’ottenimento della qualifica di vigile del fuoco, la correzione con lenti;
  • alla capacità uditiva. Non è ammesso, l’utilizzo delle protesi acustiche.

Per quanto riguarda i requisiti attitudinali, l’accertamento medico mira a verificare il possesso da parte del futuro vigile del fuoco di capacità di base intellettive, emotive, comportamentali, socio-relazionali, di autocontrollo, di assunzione di responsabilità decisionali e di gestione pratica di situazioni lavorative e di eventi critici. L’accertamento di questi requisiti viene effettuato mediante test neuropsicodiagnostici.

PROVE DI ACCESSO DEL CONCORSO PER VIGILI DEL FUOCO

Il concorso per vigile del fuoco prevede le seguenti prove:
  • prova preselettiva;
  • prova motorio-attitudinale, suddivisa in quattro moduli;
  • colloquio.

 


Tali prove sono seguite dalla valutazione dei titoli. Per la valutazione delle prove di esame e dei titoli è fissato un punteggio massimo complessivo pari a 100 punti. In cosa consistono le prove? La prova preselettiva consiste nella risoluzione di quesiti a risposta multipla su materie, correlate al titolo di studio richiesto per l’accesso al concorso, indicate nel bando di concorso e di quesiti di tipo logico-deduttivo e analitico, volti a esplorare le capacità intellettive e di ragionamento del candidato.

La prova motorio-attitudinale è diretta ad accertare il possesso dell’efficienza fisica e la predisposizione all’esercizio delle funzioni del ruolo dei vigili del fuoco, anche con riferimento all’utilizzo di attrezzature e mezzi operativi. Si articola in quattro moduli finalizzati ad accertare la capacità pratica, di forza, di equilibrio, di coordinazione, di reazione motoria, di acquaticità, e ancora l’attitudine a svolgere l’attività di vigile del fuoco. Anche in questo caso, la tipologia e le modalità di svolgimento dei moduli sono specificate nel bando di concorso.

Il colloquio ha ad oggetto le seguenti materie:
a) elementi di organizzazione e competenze del Corpo nazionale dei vigili del fuoco;
b) discipline tecnico-scientifiche applicative, correlate al titolo di studio richiesto per la partecipazione al concorso, finalizzate a
verificare la conoscenza degli elementi di base relativi all’attivita’ del vigile del fuoco;
c) elementi di informatica di base e conoscenze di base di una lingua straniera scelta dal candidato tra quelle indicate nel bando
di concorso.

STIPENDIO VIGILI DEL FUOCO

Quanto guadagnano i vigili del fuoco? Lo stipendio tabellare per un vigile del fuoco è pari a 19.070,65 Euro annui lordi per 12 mensilità (circa 1200 Euro netti al mese) a cui va aggiunta la tredicesima. Il compenso sale per vigile del fuoco qualificato, esperto, coordinatore fino a circa 20Mila Euro lordi annui. Per i capi squadra, capi reparto e gli ispettori varia da 20 a 26Mila euro annui lordi.

Precisiamo che oltre allo stipendio tabellare ai pompieri viene riconosciuto anche una indennità di rischio e un assegno di specificità in base all’anzianità, al ruolo e alla responsabilità. Questi importi sono aggiuntivi rispetto allo stipendio tabellare.


Per conoscere nel dettaglio lo stipendio dei Vigili del Fuoco vi consigliamo di leggere il D.P.R. 15 marzo 2018, n. 42 dove sono presenti tutte le tabelle delle retribuzioni con riferimento all’ultimo aumento stipendiale (Recepimento dell’accordo sindacale per il personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco Triennio economico e normativo 2016-2018).

COME DIVENTARE VIGILE DEL FUOCO VOLONTARIO

Una alternativa al lavoro di vigile del fuoco professionista è quello di pompiere volontario. Questa è una mansione spesso svolta come una sorta di secondo impiego da chi ha una forte passione per le attività umanitarie e di soccorso. Rappresenta spesso anche il primo passo per conoscere il mondo dei vigili del fuoco, prima di diventare professionista.

Infatti, nel Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco rientra, oltre alle risorse di ruolo, anche il personale volontario. Quest’ultimo, reclutato a domanda e impiegato in seguito al superamento di un periodo di addestramento, non è legato da un rapporto d’impiego all’Amministrazione ed è iscritto in appositi elenchi istituiti presso i Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco (D. Lgs. 139/2006, art. 6 comma 1). Le modifiche apportate dal D. Lgs. n. 97/2017 introducono due distinti tipologie di elenchi, rispettivamente, per le necessità dei distaccamenti volontari del Corpo nazionale e per le necessità delle strutture centrali e periferiche del Corpo nazionale (Direzioni generali e Comandi provinciali).

I pompieri volontari svolgono la loro attività ogni qualvolta ce ne sia il bisogno. Possono essere richiamati in servizio temporaneo in occasione di calamità naturali o catastrofi e destinati in qualsiasi località. E, inoltre, in casi di particolari necessità delle strutture centrali e periferiche del Corpo nazionale, di volta in volta per 20 giorni per un massimo annuale di 160 giorni. I datori di lavoro pubblici e privati, per i quali i volontari svolgono continuamente la propria attività lavorativa, hanno l’obbligo della conservazione del posto di lavoro.


I vigili del fuoco operanti nelle squadre dei volontari sono tenuti a frequentare periodicamente corsi di addestramento pratico presso i Comandi provinciali di residenza. Solitamente, lavorano in propri distaccamenti oppure sono inseriti nelle squadre di lavoro dei vigili permanenti.

REQUISITI E DOMANDA D’ISCRIZIONE PER VIGILE DEL FUOCO VOLONTARIO

Coloro che aspirano ad arruolarsi come vigili volontari devono presentare la domanda Comando provinciale VVF di residenza oppure a quello della provincia adiacente. Possono richiedere l’iscrizione gli uomini e le donne che soddisfano le seguenti condizioni:

  • cittadinanza italiana;
  • età compresa tra i 18 e i 45 anni;
  • diploma di scuola media inferiore;
  • idoneità attitudinale e psicofisica (accertata dai competenti Comandi Provinciali);
  • godimento dei diritti politici;
  • possesso delle qualità morali e di condotta.

Non può, invece, presentare domanda per diventare vigile del fuoco volontario il personale permanente in servizio nel Corpo Nazionale, il personale delle Forze di Polizia e delle Forze Armate, i titolari di aziende e gli amministratori di imprese che si occupano di produrre, montare e vendere dispositivi e impianti antincendio e, infine, i titolari di società che svolgono attività di formazione, consulenza e vigilanza in campo antincendio.

Cosa succede dopo aver presentato la domanda? La richiesta di arruolamento è seguita da un primo controllo medico, che si svolge presso il Comando provinciale, e un seconda visita più accurata. Conclusa la procedura degli accertamenti sanitari, la documentazione viene trasmessa al Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Ministero dell’Interno che dovrebbe rilasciare il decreto ministeriale di nomina (viene spedito al proprio indirizzo di residenza, tramite posta). Ottenuto quest’ultimo, il potenziale volontario può iniziare il corso di addestramento iniziale di 120 ore presso il Comando provinciale di appartenenza. Il corso prevede una parte teorica e una pratica. Terminata la formazione e superata la prova finale (esame di teoria e di pratica), si diviene vigile del fuoco volontario e si assumono i doveri e gli obblighi in capo al personale permanente.

STIPENDIO VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI

I volontari percepiscono una retribuzione? Sì, ma solo per le ore effettive di intervento. Secondo il decreto legislativo n.139 del 2006 articolo 10, al personale volontario richiamato in servizio temporaneo, per l’intera durata di tale richiamo, spetta il trattamento economico iniziale del personale permanente di corrispondente qualifica, il trattamento di missione, i compensi inerenti alle prestazioni di lavoro straordinario. Questo vuol dire che i volontari sono pagati come i pompieri in servizio permanente ma solo per le ore di intervento svolte. Il compenso orario ammonta a circa 12 euro lordi (circa 7,5 euro netti).

Per completezza informativa segnaliamo che dal 2019 è previsto un incremento dello stipendio dei vigili del fuoco volontari. Il decreto-legge sicurezza (DL 113/2018, art. 34) incrementa di 5,9 milioni di euro per il 2019 e di 5 milioni a decorrere dal 2020 gli stanziamenti per la retribuzione del personale volontario dei Vigili del fuoco.

VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI E CONCORSI

I Vigili del fuoco volontari hanno una via preferenziale di accesso ai concorsi pubblici per diventare vigili del fuoco professionisti, data dalla riserva dei posti a questi destinati. A quanto corrisponde questa riserva? Grazie al decreto legislativo 6 ottobre 2018 i posti riservati al personale volontario nei concorsi per l’assunzione dei vigili del fuoco viene elevata dal 25 al 35%. Precisiamo che questa riserva è valida per il personale volontario che, alla data di indizione del bando di concorso, sia iscritto negli appositi elenchi da almeno tre anni e abbia effettuato non meno di 120 giorni di servizio.

RIORDINO DEL CORPO NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO

Il decreto legislativo 6 ottobre 2018, n. 127 ha apportato diversi cambiamenti sulle funzioni e sui compiti del Corpo, nonché sull’ordinamento del personale. E’ stato rimodulato il percorso di carriera di ciascuno dei tre ruoli del personale non direttivo e non dirigente il quale espleti funzioni operative. Sono stati inoltre introdotti appositi ruoli del personale non direttivo e non dirigente che svolga funzioni specialistiche (specialità aeronaviganti, nautiche, dei sommozzatori), funzioni tecnico professionali (operatori ed assistenti; ispettori logistico-gestionali; ispettori informatici; ispettori tecnico scientifici; ispettori sanitari); funzioni di rappresentanza (banda musicale ed atleti).

INCREMENTO DEL PERSONALE DEL CORPO VIGILI DEL FUOCO

Un’informazione interessante per chi desidera entrare a far parte del corpo dei Vigili del Fuoco è il programma di incremento del personale previsto dal c.d. decreto Rilancio (decreto legge 19 maggio 2020, n. 34). Il provvedimento legislativo autorizza, infatti, nuovi concorsi per oltre 492 assunzioni nei Vigili del Fuoco entro il 2020.

Ricordiamo, inoltre, che la legge di bilancio dello scorso anno (L. 145/2018, art. 1, commi 389-393) aveva previsto un incremento di 1.500 unità per la dotazione organica della qualifica di Vigile del Fuoco entro quest’anno.


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