Come inserire il tirocinio nel CV (e perché): guida completa

Il tirocinio, detto anche stage o internship, è sinonimo di esperienza pratica, ed è perciò un elemento di indubbio valore nel CV, soprattutto per studenti e neolaureati che vogliono entrare nel mondo del lavoro, ma anche per chi vuole cambiare settore. In questo articolo, vedremo come valorizzare al meglio il tirocinio nel CV con una guida completa per presentarlo in modo efficace, aumentando le probabilità di attrarre l’attenzione di recruiter e potenziali datori di lavoro. 

 

Perché l’esperienza di tirocinio è importante

Prima di cominciare una premessa: mentre all’estero, soprattutto nei paesi anglosassoni, lo stage è considerato come un momento naturale del percorso che porterà a costruire la propria carriera, in Italia la percezione è che si tratti sì di tappa obbligata, ma non necessariamente utile. 

Chi preferisce evitarlo teme che questo tipo di esperienza abbia una retribuzione minima o nulla, che non fornisca competenze davvero professionalizzanti e che non rappresenti un reale trampolino per la successiva assunzione. 

Oggi però lo scenario sta cambiando, sia perché l’offerta è sempre più ricca e competitiva, anche rispetto agli standard internazionali, sia perché il dialogo tra il mondo della scuola e quello del lavoro ha dato luogo a una pluralità di convenzioni, con la possibilità di seguire percorsi di tirocinio mirati e altamente formativi.

Se ben scelto, un tirocinio consente di:

  • acquisire esperienza sul campo, colmando l’annoso gap tra teoria e pratica che spesso caratterizza i percorsi di studio e rende più lento e faticoso l’ingresso nel mondo del lavoro;
  • fare networking con esperti e professionisti di settore, per iniziare subito a imbastire una rete di contatti, fondamentali per sondare future opportunità di collaborazione;
  • raccogliere referenze, per aumentare la credibilità del proprio profilo;
  • imparare nuove competenze, come la capacità di lavorare in gruppo e di gestire in modo autonomo il tempo, che non necessariamente si acquisiscono a scuola.

In alcuni casi, poi, il tirocinio consente di accedere a contesti internazionali, nonché di ricevere una retribuzione adeguata.

Ci sono quindi diverse buone ragioni per fare un tirocinio e per includere la relativa voce nel CV. Vediamo a questo punto in che modo affinché risulti pienamente efficace.

Dove inserire il tirocinio nel CV? 

Se hai scelto un buon tirocinio, pertinente alla candidatura che ti interessa, lo hai svolto da poco, e sei all’inizio del tuo percorso professionale, allora è d’obbligo dedicare all’argomento una sezione specifica del curriculum vitae, così che salti subito agli occhi di chi legge.

Per quanto riguarda la posizione all’interno del CV, tieni presente che l’ordine standard prevede: dati di contatto, profilo personale, esperienze lavorative, formazione, informazioni aggiuntive, come hobby e interessi personali. 

A seconda dell’importanza che ha nel tuo percorso, la ‘sezione tirocini’ può precedere o addirittura sostituire quella delle esperienze lavorative. 

Se invece hai già lavorato nel settore di tuo interesse, puoi includere l’esperienza dello stage all’interno della ‘sezione esperienze lavorative’; in questo caso ricorda di differenziarla specificando chiaramente il tipo di esperienza o il ruolo (appunto tirocinio / tirocinante, stage / stagista o internship / intern).  

Come descrivere efficacemente il tirocinio nel CV

Vuoi che l’esperienza di tirocinio dimostri la tua professionalità? Descrivila in modo professionale. Ecco le parole d’ordine da seguire, con i consigli da mettere in pratica. 

  • Precisione: presenta l’esperienza con tutti i dati utili a capire ruolo svolo, azienda committente, durata, mansioni, responsabilità e obiettivi raggiunti. 
  • Chiarezza: usa un linguaggio semplice ma concreto; evita qualsiasi informazione non pertinente: meglio andare dritti al punto; e non dimenticare che questa sezione, come il resto del CV, deve essere caratterizzata da una struttura ordinata, un layout pulito, font ad alta leggibilità.
  • Specificità: perché l’internship che hai deciso di includere nel CV è particolarmente utile per la candidatura che ti interessa? La ragione deve emergere in modo chiaro dalla descrizione dell’esperienza. A questo scopo, adatta i contenuti alla posizione desiderata, sottolineando gli specifici punti di contatto tra il tirocinio e i requisiti dell’annuncio di lavoro.  

Esempio di sezione di tirocinio nel CV

E ora vediamo un esempio per mettere in pratica i consigli fin qui indicati, completando le varie voci con dati ipotetici.

Sezione: come abbiamo detto, il tirocinio può occupare una sezione dedicata oppure rientrare nelle esperienze lavorative (a patto che sia chiaramente indicato come tale). 

Ruolo: si può indifferentemente indicare come tirocinio, internship o stage; l’importante è specificare il ruolo. 

Tirocinio in Social Media Management

Organizzazione o azienda: indicare ragione sociale e indirizzo o città.

Agenzia XYZ, Milano 

Durata: in genere i tirocini non superano i 6 mesi, per cui, oltre all’anno, occorre indicare il mese di inizio e quello di conclusione.

Ottobre 2024 – Luglio 2025

Descrizione: idealmente sotto forma di elenco puntato.

  • Affiancamento del team di Marketing e Comunicazione nell’ideazione di piani editoriali per Facebook, Instagram, LinkedIn e Tik-Tok.
  • Supporto nella creazione di video e grafiche con Canva.
  • Co-gestione della moderazione ai commenti.
  • Partecipazione all’estrazione dei dati, all’analisi delle performance tramite Meta Business Manager e alla stesura dei report di presentazione dei principali KPI.

Competenze acquisite: questa voce si può dividere in due parti, per distinguere le soft skill, ovvero le competenze trasversali, trasferibili e utili anche in altri contesti, dalle hard skill, ovvero dalle competenze tecniche che caratterizzano uno specifico settore.

Comunicare in modo chiaro e tempestivo con colleghi e clienti; lavorare in squadra; gestire lo stress. 

Copywriting a risposta diretta; storytelling persuasivo; nozioni di ottimizzazione SEO; basi di analisi dei dati e reportistica.

Obiettivi raggiunti: una frase che riassuma i risultati concreti ottenuti e l’impatto del proprio contributo.

‘Ho contribuito alla gestione della presenza online di 4 aziende che operano in mercati e settori merceologici diversi, rispettando tutte le scadenze previste e mantenendo i livelli qualitativi richiesti dagli standard dell’agenzia’.

Questo esempio, volutamente articolato, fa emergere tutti i punti di forza che possono derivare da un’esperienza di stage, ma deve ovviamente essere adattato al proprio percorso, allo spazio disponibile sul CV e alle aspettative dell’azienda per cui ci si candida. L’importante è fornire informazioni chiare, precise e di rilievo per recruiter e futuri datori di lavoro.

 

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