Come scrivere un Curriculum Vitae che funzionaIl Curriculum Vitae è il primo biglietto d’ingresso per entrare nel mondo del lavoro. Costituisce il primo passo verso quello che potrebbe diventare un posto di lavoro ove ci si recherà per i successivi mesi o anni, o addirittura il primo passo verso l’impiego di una vita. Scrivere un buon Curriculum Vitae è molto importante, il modo in cui è stato redatto ed organizzato stabilirà la differenza tra una chiamata o meno, tra un’assunzione o una mancata assunzione e così via.

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Capire quale modello del Curriculum Vitae conviene utilizzare, è un problema comune tra chi cerca lavoro; solitamente il modello Europass è il più utilizzato, ma non sempre questo fa una buona impressione (specialmente quando non è strutturato nella maniera corretta). A tal proposito vogliamo dare una mano a tutti i giovani in cerca di lavoro che pur presentando il Curriculum Vitae a diverse aziende non vengono quasi mai richiamati, neppure per un colloquio conoscitivo.

I migliori modelli di Curriculum Vitae

Come anticipato, il modello di CV più utilizzato è quello Europass, che potete scaricare cliccando qui. Non sempre la scelta dell’Europass è la strategia migliore, anzi in alcune situazioni è meglio inviare un curriculum che possa catturare l’attenzione. Soprattutto nelle situazioni in cui si invia una candidatura spontanea, per la quale quindi non è aperta una call, il modo migliore è distinguersi e far capire chi si è.

Esistono molte altri formati di curriculum che si possono scaricare, o meglio ancora creare. Per fare questo potete usare un programma online e gratuito: Canva. Grazie a questo sito è possibile creare in modo semplice e veloce un proprio curriculum, scegliendo tra tanti modelli differenti. Fate attenzione a non esagerare con i colori e la grafica, cercando di usare sempre uno stile chiaro e leggibile. Fate in modo che il vostro cv salti all’occhio non per la poca chiarezza, ma per il motivo contrario! Le proposte che si trovano in rete sono tantissime e adatte alle più svariate professioni.

Per questo, prima di cominciare a compilare un curriculum, è importante capire cosa si vuole comunicare al recruiter. Cercate di capire quali sono i vostri punti di forza, quali le vostre caratteristiche che possono attrarre e puntate su queste. Il vostro obiettivo deve essere mostrarvi perfetti per quel lavoro, non perfetti in generale. Provate quindi a riflettere un momento e a capire qual è vostro punto di forza, così da farlo arrivare anche a chi si occupa della selezione del personale.

Come scrivere un Curriculum Vitae che funziona

Prima di capire come fare un CV efficiente è necessario comprendere cosa si può aspettare un’azienda, al giorno d’oggi, da un candidato. Generalmente le doti che più ci si aspetta da un lavoratore dipendente sono l’affidabilità, l’onesta, la puntualità e, ovviamente, le capacità tecniche. Sapere per cosa e per chi si sta scrivendo può aiutare a scegliere le parole migliori per il CV. Ecco una lista con i migliori consigli per scrivere un curriculum di successo.


1) Un buon CV è scritto in formato europeo (ma non sempre)

Il formato europeo per i curriculum vitae è senza dubbio il formato più diffuso al giorno d’oggi. E’ l’ideale da mandare a grandi aziende, società strutturate o imprese all’apparenza molto formali. Per piccole imprese o settori specifici potrebbe essere opportuno inviare il CV in un formato diverso.

2) La foto è davvero importante?

La foto non è sempre necessaria nei curriculum. Spesso la posizione ricercata non la richiede, nel dubbio perciò è sempre bene astenersi. E’ opportuno specificare però che ci sono diverse correnti di pensiero in merito e che ci sono selezionatori che asseriscono preferire i CV con una foto del volto del candidato, capace già da se di trasmettere qualcosa sul possibile futuro dipendente.

Se si ritiene opportuno inserirla, o se la tipologia del lavoro la richiede (es. si richiede hostess di bella presenza), la fotografia non deve mai essere fuori le righe, quindi professionale, elegante, ben inquadrata (solo il viso) e delle giuste dimensioni.

3) È meglio un CV lungo?

Contrariamente a quanto si crede, il CV non deve essere mai eccessivamente lungo. Non esiste un numero massimo di pagine da riempire, ma CV estremamente corti o lunghi vengono di solito scartati, per ovvie ragioni. Bisogna essere capaci di condensare in un giusto spazio le informazioni che serviranno al selezionatore.

4) La mail è importante

Molte volte viene inserita la mail che è stata creata 20 anni fa, la mail che si utilizza con gli amici e che si legge più di consueto. Tale approccio è sicuramente sbagliato, meglio inserire una mail più professionale del tipo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

5) Autorizzo al trattamento dei dati

L’autorizzazione è obbligatoria per legge. Non tutti ci fanno caso, ma le grandi aziende sì. Ecco perché alla fine del vostro Curriculum Vitae non può mancare una delle seguenti diciture:

  • Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”;
  • Autorizzo il trattamento dei dati personali contenuti nel mio Curriculum Vitae in base all’art. 13 del D. Lgs. 196/2003;
  • In riferimento alla legge 196/2003 autorizzo espressamente l’utilizzo dei dati personali riportati nel mio Curriculum Vitae.

6) Le bugie hanno le gambe corte

È pratica purtroppo comune quella di inserire attività lavorative non effettivamente svolte oppure quella di aggiungere capacità tecniche che in realtà non si possiedono. Basta poco affinché la verità salti fuori, una telefonata in cerca di referenze o un normalissimo test tecnico.

7) Iniziamo da Adamo ed Eva

Molto probabilmente non interesserà a nessuno l’attività svolta 25 anni fa, magari neppure attinente alla posizione ricercata. E’ bene cominciare, dall’alto, con le esperienze più recenti e lasciare in fondo quelle più distanti nel tempo.

8) Non (h)ai avuto il tempo di controllare gli errori?

Gli errori di ortografia o di sintassi non devono in nessun caso essere presenti nel CV. Come fare per evitarli? Leggerlo più volte prima dell’invio e sottoporlo a una verifica di un amico o conoscente più esperto.

9) Lo stile vuole la sua parte

Lo stile scelto (font, dimensioni ecc.) ha una sua importanza. E’ uno dei pochi modi che abbiamo di trasmettere qualcosa del nostro modo di essere prima di un incontro "de visu". Perciò vanno evitati i comic sans e tutte quelle formattazioni disordinate o grossolane che potrebbero impressionare negativamente il selezionatore.

10) Il nome prima di tutto

Il nome del file deve essere scritto bene. "marco rossi CV" o "M.R CV" piuttosto che "curriculum vitae di M. Rossi" o semplicemente "CV" sono tutte nomenclature irritanti e sconclusionate che potrebbero portare la persona preposta alla scremature dei curriculum a cestinare il file semplicemente per la sua disordinata e disattenta nomenclatura. Una volta capito come fare un CV, è poi necessario prepararsi per il primo colloquio. Anche in questo caso, i principi da seguire sono sempre i medesimi alla base della redazione in buon curriculum vitae.


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