Il bando, come già da tempo annunciato dal Ministro dell’Istruzione dell’Università e delle Ricerca, verrà emanato il 1° dicembre 2015 e prevede inserimenti per i tre anni successivi.
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Chi può partecipare
Come disposto dall’articolo 110 della Legge 107/2015: “A decorrere dal concorso pubblico di cui al comma 114, per ciascuna classe di concorso o tipologia di posto possono accedere alle procedure concorsuali per titoli ed esami, di cui all’articolo 400 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, come modificato dal comma 113 del presente articolo, esclusivamente i candidati in possesso del relativo titolo di abilitazione all’insegnamento e, per i posti di sostegno per la scuola dell’infanzia, per la scuola primaria e per la scuola secondaria di primo e di secondo grado, i candidati in possesso del relativo titolo di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità.”Viene quindi fatta luce sui soggetti che potranno prendere parte alle procedure di selezione degli insegnati: soltanto i candidati abilitati all’insegnamento e quindi tutti coloro che possiedono l’abilitazione Tfa-Pas ed ex Ssis relativa alla classe per la quale si concorre.
Chi sono gli esclusi?
Secondo quanto dichiarato negli ultimi giorni sono escluse dalla partecipazione al concorso alcune categorie, la qual cosa non ha destato poche polemiche. Vediamo di chi si tratta:- laureati entro l’anno scolastico 2001/2002: in un primo momento con il documento la Buona Scuola sembrava prospettarsi anche per loro la possibilità di partecipare, ma a quanto pare c’è stata un’inversione di rotta;
- docenti di ruolo: non potranno partecipare poiché già assunti a tempo indeterminato nelle scuole statali;
- insegnanti che hanno già 36 mesi di servizio: la questione è abbastanza controversa e se ne sta occupando già l’Anief (Associazione Sindacale Professionale).
Non ci sono ancora notizie certe, invece, per quanto riguarda i diplomati magistrale 2001/2002, titolo riconosciuto abilitante dal Miur solo da poco tempo. Quest’anno il concorso prevede due procedure concorsuali distinte: una per il posto comune ed una per gli insegnati di sostegno di cui abbiamo già fornito informazioni più dettagliate.
Titoli valutabili per il punteggio
Molti titoli sono stati ritenuti, erroneamente, necessari per poter partecipare al concorso, in realtà sono solo presi in considerazione per la graduatoria che si verrà a formare nella fase successiva. Ecco quali sono i titoli che fanno acquistare punteggio in graduatoria come disposto dall’art. 114 della Legge 107/2015:- servizio prestato a tempo determinato, per un periodo continuativo non inferiore a centottanta giorni, nelle istituzioni scolastiche ed educative di ogni ordine e grado;
- titolo di abilitazione all’insegnamento conseguito a seguito sia dell’accesso ai percorsi di abilitazione tramite procedure selettive pubbliche per titoli ed esami, sia del conseguimento di specifica laurea magistrale o a ciclo unico.
Le novità
Una delle principali novità di questo concorso è da ravvisare nella definitiva eliminazione del test preliminare per gli aspiranti docenti delle scuole medie e superiori, possibilità ancora incerta, invece, per coloro che intendono candidarsi come insegnati nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole elementari. Verrà data, inoltre, grande importanza alla conoscenza della lingua inglese.Il decreto Buona Scuola introduce, poi, un periodo di formazione e di prova per i docenti: oltre ad un’attenta valutazione del dirigente scolastico gli insegnati saranno sottoposti a delle prove e solo un esito positivo delle stesse confermerà la loro immissione in ruolo.