INPS assunzioni assegno unico figli 2022In arrivo all’INPS assunzioni di personale a tempo indeterminato per l’attuazione dell’assegno unico per i figli 2022. A prevederlo è il decreto attuativo della nuova misura, che consiste in un aiuto economico fino a 175 euro al mese per ciascun figlio fino a 21 anni di età. Il contributo è erogato direttamente dall’Istituto che, pertanto, deve incrementare l’organico per la gestione delle relative pratiche.

 

INPS ASSUNZIONI PER GESTIRE L’ASSEGNO UNICO

Il decreto che istituisce l’assegno unico e universale per i figli, il nuovo aiuto economico messo a disposizione delle famiglie dal Governo, autorizza infatti nuove assunzioni INPS per la gestione della misura. In particolare, il provvedimento legislativo prevede un incremento della dotazione organica dell’Istituto, per dare piena attuazione alle disposizioni relative all’agevolazione. In tutto sono 385 i posti di lavoro INPS da coprire per le necessità legate all’assegno unico per i figli che, lo ricordiamo, entrerà in vigore nel 2022.

Nello specifico, il decreto autorizza l’assunzione a tempo indeterminato di personale di Area C, con profilo economico C1. Inoltre, per procedere al reclutamento e all’inserimento delle figure da assumere, autorizza la spesa di 20 milioni di euro annui a partire dal 2022. Con ogni probabilità la selezione del nuovo personale sarà effettuata tramite uno o più bandi di concorso INPS da indire nei prossimi mesi. Per quanto riguarda i profili specifici richiesti, occorre attendere la pubblicazione degli avvisi di selezione da parte dell’Istituto.

REQUISITI

In merito alle figure richieste per le assunzioni INPS per l’assegno unico per i figli, solitamente per il personale dell’Istituto inquadrato nell’area C, posizione economica C1, si richiedono i seguenti requisiti generici:

  • cittadinanza italiana o di uno degli Stati membri dell’Unione Europea o appartenenza a una delle tipologie previste dall’art.38 del d.lgs. 30 marzo 2001, n.165 e s.m.i.;
  • non essere stato destituito, dispensato o licenziato dall’impiego presso una pubblica amministrazione e non essere stato dichiarato decaduto da altro impiego pubblico, né essere stato interdetto dai pubblici uffici ai sensi della vigente normativa in materia;
  • laurea;


  • non aver riportato condanne penali, ancorché non passate in giudicato, che impediscano la costituzione o la prosecuzione del rapporto di lavoro con la pubblica amministrazione;
  • posizione regolare nei riguardi degli obblighi militari laddove previsti per legge;
  • godimento dei diritti politici e civili;
  • idoneità fisica all’impiego.

LA PROCEDURA CONCORSUALE

Se il reclutamento per le assunzioni previste dal decreto sull’assegno unico sarà effettuato mediante concorso pubblico è facile immaginare, sull’esempio degli ultimi concorsi INPS banditi per profili di area C, che si tratterà di un bando per titoli ed esami. Le prove d’esame potranno essere articolate, quindi, in due prove scritte, che consisteranno in quesiti a risposta multipla, e una prova orale.

La procedura concorsuale seguirà le novità per i concorsi previste dalla riforma dei concorsi pubblici. Dunque si svolgerà con modalità semplificate, decentrate e digitalizzate.

DOVE USCIRÀ IL BANDO

I bandi di concorso Inps vengono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale (serie concorsi ed esami) e sul sito internet dell’Istituto, nella sezione Concorsi > Procedure in corso (avvisi, bandi e fatturazione).

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