saldi estivi 2015Molti si chiedono quando sarà possibile iniziare ad usufruire degli sconti, che sono attesi da molti italiani. Si parte tra pochi giorni con i saldi estivi 2015. Le associazioni dei consumatori si raccomandano di controllare con cura i capi, in caso di abbigliamento e di diffidare degli sconti eccessivi se non si conosce il negozio o il capo non è della qualità adeguata.


Le associazioni consumatori hanno preparato un decalogo che vale la pena rispettare.

1) - Conservare sempre lo scontrino (gli acquisti si possono cambiare)

Non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l'articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. 

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Se il cambio non è possibile, ad esempio perché il prodotto è finito, avete diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono). Si hanno due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto.

2) - Le vendite devono essere realmente di fine stagione

La merce posta in vendita sotto la voce "Saldo" deve essere l'avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. Stare alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli. È improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.


3) - Segnatevi i prezzi, prima dei saldi

Nei giorni prima dell'inizio dei saldi andate a controllare se nei negozi c'è quel che interessa e segnatevi il prezzo. Così verificare l'effettività dello sconto praticato ed andare a colpo sicuro, evitando inutili code. Non fermarsi mai al primo negozio che propone sconti, ma confrontare i prezzi con quelli esposti in altri esercizi.

4) - Valutare la bontà dell'articolo

Guardate l'etichetta che descrive la composizione del capo d'abbigliamento (le fibre naturali ad esempio costano di più delle sintetiche). Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. Diffidare dei marchi molto simili a quelli noti.

5) - Diffidare degli sconti superiori al 50%

Sconti nominali troppo alti spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi (si gonfia il prezzo vecchio così da aumentare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all'acquisto). Un commerciante, salvo nell'Alta moda, non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto. Un buon prezzo di saldo si dovrebbe attestare attorno a un 40% di sconto.

6) - Negozi di fiducia

Meglio andare nei negozi conosciuti e dei quali ci si fida. O acquistare merce della quale si conosce già il prezzo e/o la qualità: in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell'acquisto.

7) - Prezzi e percentuali di sconto

Non acquistare nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile. Controllare che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla "nuova". Diffidare delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.

8) - Prova dei capi: non c'e' l'obbligo

Non potete pretendere di provare i capi in saldo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante.

9) - Carta di credito e bancomat

Il commerciante è obbligato ad accettare carte di credito e bancomat anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi se lo fa per il resto delle vendite. I commercianti hanno l'obbligo dal giugno 2014 di accettare, per cifre superiori a 30 euro il pagamento con carte di credito o bancomat, tramite POS.

10) - Vigili e associazioni consumatori

Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi alle associazioni dei consumatori, oppure chiamate i vigili urbani

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