Opportunità di business con la Stampa 3dAvrete tutti sentito parlare delle stampanti 3D. Macchine futuristiche e demiurgiche in grado di creare, come sostiene poeticamente il loro creatore Neil Gershenfeld, (quasi) qualsiasi cosa. Negli ultimi mesi, l’argomento ha spopolato su tutti i media per la sua utilità dai risvolti miracolosi - pensiamo, ad esempio , al caso del braccio artificiale stampato in pochi minuti a beneficio del 14enne vittima di una bomba in Sud Sudan -, ma anche per la suggestione che riveste su ciascuno di noi la possibilità di improvvisarsi inventori e creare in un baleno oggetti personalizzati e unici.


Le ragioni del successo delle Stampanti 3D

Scavando più a fondo, le ragioni che giustificano il boom di questa tecnologia sono senz’altro di tipo economico. Da una parte, il grande vantaggio che l’industria otterrebbe potendo stampare direttamente in sede i propri prototipi per collaudarli, modificarli e perfezionarli fino a raggiungere il prodotto finito senza la necessità di lanciare una produzione seriale di campioni.
 
Dall’altra, il ridimensionamento decisivo del prezzo delle stampanti 3D che, da qualche mese a questa parte, possono essere acquistate dai non addetti ai lavori al costo, all’incirca, di un notebook o di un tablet di ultima generazione. Senza contare che i pezzi di ricambio e gli accessori si possono stampare in autonomia con l’ausilio di semplici software.

Questo prezzo easy ha reso possibile un business non solo dei servizi connessi alla stampa 3D, ma anche delle stampanti vere e proprie e della relativa accessoristica.


La Stampa 3D in Italia

L’Italia, si sa, nell’innovazione tecnologica non è mai stata un paese da primato. In questo caso, tuttavia, si è adattata agli States in anticipo rispetto al resto d’Europa con sorprendente entusiasmo e velocità. Come ci è riuscita?

Trasformando le neofite associazioni di appassionati in realtà aggregative che, sfruttando l’appoggio delle istituzioni in un’ottica volta al no-profit, hanno creato un know-how consolidato dal punto di vista delle competenze tecnologiche e dei servizi che si possono offrire. La stampa 3D ha conquistato, gradualmente, le principali città italiane e, in ciascuna di esse, è sorto un FabLab. A inizio 2014 le realtà di questo tipo sono già 40, in continua espansione.


Il futuro e le opportunità di Business

Poste le basi per una rete di conoscenze professionali in tutta la penisola, il futuro non può che risiedere nelle iniziative personali di quanti sapranno innovare e capitalizzare le esperienze tecnologiche e artistiche dei makers.

Qualcuno nella capitale ci ha già pensato, fondendo l’idea del laboratorio - con il suo spirito di condivisione proprio della filosofia open source - con quella del negozio, all’avanguardia nelle proposte tecnologiche del mercato delle stampanti 3D e dotato di tecnici specializzati in grado di supportare anche i meno esperti. I clienti non mancherebbero: privati, grafici, studi di architettura, ingegneri, aziende.

L’imprenditoria ha un nuovo canale di business che presenta tutte le carte in regola per definirsi vincente. Non è escluso che anche le istituzioni adottino misure per incoraggiare e agevolare il mercato della stampa 3D.

Per chi volesse un supporto nell’avvio dell’attività segnaliamo il Kit Creaimpresa (da noi valutato e ritenuto veramente valido): Come aprire un FabLab e 3D printing store


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