Cercando di mettere da parte gli stereotipi, e ricordando a chi desidera spostarsi all'estero che la chiave per avere successo fuori dal proprio paese, a prescindere dal fatto che l'esperienza che stiamo vivendo sia di breve, medio o lungo periodo, è la flessibilità, vale a dire la capacità di adattarsi smettendo di cercare "casa nostra" in ogni angolo del mondo, vale la pena approfondire le opportunità che potrebbero aprirsi nel 2015.
{adselite}
India e Taiwan
Prendendo in considerazione le dinamiche di occupazione generali, Manpower Group, la multinazionale statunitense che analizza i movimenti delle risorse umane, indica India e Taiwan come i due paesi in cui le opportità di impiego sono aumentate più rapidemente nell'ultimo quadrimestre del 2014 (rispettivamente del 46 e 40 per cento), e ritiene che un andamento simile potrà essere mantenuto nel corso del 2015. Il motivo? In India la "Rivoluzione Modi" sta ottenendo i primi risultati, mentre Taiwan sta cercando di spingere con l'occupazione una crescita che sta progressivamente rallentando.Asia e America
Altri paesi particolarmente promettenti, sempre sulla base delle statistiche sui dati degli ultimi mesi del 2014, sono Stato Uniti, Messico, Panama, Hong Kong, Singapore e Turchia. I motivi del loro successo sono diversi. L'America beneficia soprattutto delle aspettative positive rispetto alla ripresa del mercato interno. Un contesto economicamente più florido non potrà far altro che contribuire alla creazione di nuovi posti di lavoro. Hong Kong e Singapore, invece, sono da sempre realtà in ci trovare lavoro è relativamente facile. Il fatto che non abbiano pagato più di tanto le conseguenze dela crisi economica internazionale ha permesso loro di mantenere questa prerogativa. Messico, Panama e Turchia, invece, rientrano tra le reatà emergenti più promettenti.
Europa
La multinazionale americana vede invece l'Europa come un continente da cui chi cerca nuove opportunità di lavoro dovrebbe tenersi alla larga. Spagna, Italia, Irlanda, Repubbluca Ceca, ma anche Finlandia, Olanda, Francia, Slovenia, Slovacchia, Svizzera, Bulgaria e Belgio sono le nazioni in cui l'occupazione, quando non ha subito contrazioni, è cresciuta pochissimo. E gli indicatori che potrebbero far pensare a una prossima inversione di questo trend sono pochissimi, purtroppo.
I vantaggi dei paesi emergenti
Naturalmente ogni paese ha le sue esigenze, e queste ultime varianonel tempo. Ecco perché prima di decidere dove trasferirsi sarebbe opportuno decidere cosa si vorrebbe fare (o cosa si potrebbe essere disposti a fare), fare una shortlist delle nazioni preferite e poi iniziare a cercare con cura, magari contattando agenzie di lavoro in loco, o ancora più semplicemente consultando i loro motori di ricerca per capire cosa offrono e a quali condizioni, e decidere di conseguenza come e dove conviene di più muoversi. Attenzione però: a parità di condizioni, le opportunità di lavoro sono più facili da cogliere nei paesi emergenti che nei paesi sviluppati. Questo perché la competizione nei secondi è molto più elevata, riducendo le probabilità di successo dei singoli. Certo, vivere in questi luoghi può sembrare difficile, ma dal punto di vista della carriera è premiante.
I sogni dei lavoratori
Uno degli ultimi rapporti pubblicati dal Boston Consulting Group, altra multinazionale americana che si occupa di consulenze in materia di management, ha però evidenziato come, a dispetto di quanto indicato dalle statistiche sulle opportunità che possono offrire, i paesi in cui chi cerca lavoro all'estero sogna di trasferirsi sono tutti occidentali. In cima alla classifica ci sono gli Stati Uniti, seguiti da Regno Unito e Canada. Rientrano nella top ten anche Germania, Svizzera, Francia, Australia, Sagna, Italia e Svezia.