L'introduzione dell'Assegno Unico Universale ha portato significativi cambiamenti nel panorama dei sostegni economici alle famiglie italiane. Questa misura, pensata per semplificare e unificare i vari bonus esistenti, si rivela particolarmente importante per le famiglie con genitori separati o divorziati. In questo articolo, esploreremo in dettaglio come funziona l'Assegno Unico in queste situazioni familiari complesse, fornendo una guida completa per navigare le normative e le procedure associate.
Cos'è l'Assegno Unico Universale
L'Assegno Unico Universale rappresenta una svolta nel sistema di welfare italiano, introducendo un sostegno economico mensile destinato alle famiglie con figli a carico. Questa misura, entrata in vigore con il Decreto Legislativo del 21 dicembre 2021, mira a fornire un supporto finanziario più equo e accessibile.Caratteristiche principali
L'Assegno Unico si distingue per la sua universalità, essendo rivolto a tutte le famiglie con figli, indipendentemente dalla loro situazione lavorativa o reddituale. Ecco alcuni punti chiave:- Viene erogato mensilmente dall'INPS
- Copre un ampio spettro di beneficiari, dai nascituri (dal 7° mese di gravidanza) ai giovani adulti fino ai 21 anni
- Non prevede limiti di età per i figli con disabilità
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L'importo varia in base all'ISEE familiare e al numero di figli
Beneficiari dell'Assegno Unico
Il sostegno è destinato alle famiglie fiscalmente residenti in Italia con:
- Figli minorenni, a partire dal settimo mese di gravidanza
- Figli maggiorenni fino al compimento del 21° anno di età, se studenti, in formazione professionale, o in cerca di lavoro
- Figli con disabilità, senza limiti di età
Questa inclusività rende l'Assegno Unico uno strumento fondamentale per il sostegno alle famiglie italiane, specialmente in situazioni di separazione o divorzio.
L'Assegno Unico per genitori separati o divorziati
Nel caso di genitori separati o divorziati, l'applicazione dell'Assegno Unico presenta alcune peculiarità che è importante conoscere. La normativa ha previsto regole specifiche per garantire un'equa distribuzione del beneficio, tenendo conto delle diverse situazioni familiari.
Regole generali per la ripartizione
Il principio base stabilisce che l'Assegno Unico deve essere diviso equamente tra i genitori separati o divorziati che condividono l'affidamento dei figli. Questo significa che, in linea di massima, ciascun genitore ha diritto al 50% dell'importo totale dell'assegno.
Tuttavia, la legge prevede anche la possibilità per i genitori di accordarsi diversamente. Con un accordo mutuo, possono decidere che l'intero importo (100%) venga erogato a uno solo dei due genitori.
Casi particolari di affidamento
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Affidamento condiviso:
- L'assegno viene diviso al 50% tra i genitori
- È possibile optare per il versamento del 100% a un solo genitore, previo accordo
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Affidamento esclusivo:
- L'intero importo dell'assegno spetta al genitore affidatario
- Il genitore non affidatario non ha diritto a ricevere quote dell'assegno
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Affidamento temporaneo o preadottivo:
- In caso di affido esclusivo, l'assegno va interamente al genitore affidatario
- Nell'affido condiviso, si applica la regola del 50% o dell'accordo tra le parti
Procedura di richiesta e pagamento
La domanda per l'Assegno Unico può essere presentata da uno dei genitori, che al momento della richiesta deve specificare la modalità di ripartizione desiderata:
- Pagamento al 100% a un solo genitore
- Divisione al 50% tra i due genitori
È importante notare che questa scelta può essere modificata in qualsiasi momento successivo alla presentazione della domanda. La modifica viene applicata a partire dal mese successivo alla comunicazione all'INPS.
Gestione dell'ISEE per genitori separati
L'Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) gioca un ruolo cruciale nella determinazione dell'importo dell'Assegno Unico. Per i genitori separati o divorziati, la compilazione dell'ISEE richiede particolare attenzione.
ISEE per figli minorenni
Nel caso di figli minorenni, si applica l'ISEE ordinario o l'ISEE minorenni. Il principio guida è che l'ISEE deve riflettere la situazione economica del nucleo familiare in cui il figlio effettivamente vive:
- Si considera il reddito del genitore con cui il figlio risiede
- L'altro genitore, se non convivente, non viene incluso nel calcolo dell'ISEE
Situazioni particolari
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Genitori separati non conviventi:
- Il reddito del genitore non convivente non confluisce nell'ISEE se effettivamente risiede in un altro immobile
- È fondamentale verificare e, se necessario, aggiornare lo stato di famiglia presso il comune
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Genitore non convivente con affidamento congiunto:
- Può presentare richiesta per la sua parte di Assegno Unico
- Deve indicare il codice fiscale del figlio nella domanda
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Figli maggiorenni:
- Possono presentare l'ISEE direttamente, indicando i redditi del nucleo a cui appartengono
Importanza dell'aggiornamento dell'ISEE
È cruciale mantenere l'ISEE aggiornato, specialmente in caso di cambiamenti nella situazione familiare o economica. Un ISEE non aggiornato potrebbe risultare in un calcolo errato dell'Assegno Unico, portando a possibili perdite economiche o a richieste di restituzione da parte dell'INPS.
Procedure di richiesta e modifica
La richiesta dell'Assegno Unico per genitori separati o divorziati richiede una particolare attenzione alle procedure e ai dettagli. Vediamo passo dopo passo come procedere.
Presentazione della domanda
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Chi può presentare la domanda:
- Uno dei due genitori
- Entrambi i genitori separatamente per la loro quota
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Modalità di presentazione:
- Online tramite il sito dell'INPS
- Tramite patronati o CAF
- Chiamando il Contact Center dell'INPS
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Documenti necessari:
- Documento d'identità
- Codice fiscale dei figli
- IBAN per l'accredito
- ISEE in corso di validità (se si vuole beneficiare di importi maggiorati)
Scelta della modalità di pagamento
Al momento della richiesta, è necessario specificare come si desidera ricevere l'Assegno:
- 100% a un solo genitore
- 50% a ciascun genitore
Questa scelta può essere modificata successivamente.
Procedure di modifica
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Modifica della ripartizione:
- Accedere alla domanda già presentata sul sito INPS
- Selezionare l'opzione di modifica
- Indicare la nuova modalità di ripartizione
- La modifica sarà effettiva dal mese successivo
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Aggiornamento dei dati:
- In caso di cambiamenti nella situazione familiare o economica
- Comunicare tempestivamente all'INPS eventuali variazioni
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Revisione in caso di controversie:
- Se un genitore ritiene che l'altro stia violando le regole di ripartizione
- Presentare domanda di revisione all'INPS con documentazione a supporto